Giosuè
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INDISSOLUBILITA' DEL MATRIMONIO E POTERE DI SCIOGLIERE E LEGARE

PREMESSO
che all'uomo e alla donna, congiunti in sacramento di matrimonio non è consentito sciogliere il vincolo matrimoniale, per vivere una nuova unione sponsale (come fossero dei coniugi, a tutti gli effetti). In seguito occorre seguire un cammino attraverso gli strumenti che offre la Santa Chiesa.


«E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli» (Mt 16, 8-19).

Commento
Perciò Gesù conferisce al Vicario di Cristo il potere di legare e sciogliere su questa terra. Il potere di legare e sciogliere, Gesù lo diede prima della sua passione e morte. Perciò lo “sciogliere e legare su questa terra e nei Cieli" non si può riferire al sacramento della S. Confessione, che Gesù istituì dopo la sua resurrezione, quando diede il mandato ai suoi apostoli di battezzare, e di assolvere nel suo Nome. Il potere di legare e sciogliere e le chiavi del Regno dei Cieli indicano un potere grande e liberatorio per coloro che in vita vengono "liberati". Per questo il Vicario di Cristo istituì il Tribunale della Sacra Rota, che condivide con gli Ordinari Diocesani (i vescovi a capo delle Diocesi), quali successori degli apostoli. Gli sposi che si vedono ricevere il decreto di nullità matrimoniale, sanno che il loro matrimonio è stato celebrato, ma è stato celebrato in modo viziato, ed è stato dichiarato invalido. Naturalmente i motivi di nullità vanno ricercati con adeguate perizie, prove oggettive, testimoni, per ricostruire i motivi del fallimento matrimoniale, che sono fondati su almeno tre requisiti fondamentali. E mi fermo qui, per non dilungarmi.
"Amoris Laetitia” dà facoltà a un sacerdote in confessionale di assolvere un divorziato e risposato civilmente sulla base di motivi soggettivi (su semplici chiacchiere) del suo fallimento matrimoniale e gli permette di continuare la convivenza con la concubina e ricevere invalidamente la Ss. Eucaristia.
Invece, se davanti al Tribunale della Sacra Rota, i due sposi affermano con responsabilità davanti a Dio, quelli che sono stati i problemi della vita matrimoniale e i lati distruttivi della stessa, da qui possono essere estrapolati eventualmente, ma non sempre, i motivi di nullità matrimoniale.
Naturalmente tale potere di legare e sciogliere, deve tener presente anche la Parola di Dio e i punti del Diritto Canonico. Per il sacramento del matrimonio vi è un'eccezione ulteriore, che rinforza il potere di sciogliere il vincolo matrimoniale al capitolo 19 di Matteo, Gesù afferma: "perciò io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di fornicazione, e ne sposa un'altra commette adulterio".
Nella parola di Dio i biblisti al posto di fornicazione scrivono concubinato oppure unioni illegittime, che significa convivenza di una persona con cui non si è sposati. Invece originariamente il termine è tradotto con “porneia” nella versione greca originale dei Vangeli (che è la più datata) e significa fornicazione o prostituzione e non semplicemente adulterio, che è tradotto con il greco “moichéia”. I biblisti o i teologi hanno invece liquidato il termine “porneia” come unioni illegittime tra parenti, per non avere forse varie interpretazioni e per il quieto vivere del clero, ma ciò non fa un vero servizio della Parola di Dio, che non ha solo lo sviluppo spirituale verso il quale molte persone tendono, ma la Parola di Dio è anche una fonte sapienziale e regolatrice dei rapporti umani. Perciò la traduzione riduttiva dei biblisti recenti del termine "porneia" con unioni illegittime o concubinato è una traduzione infondata, anche perchè non fa giustizia delle parole di Gesù, che hanno un valore eterno, riconosciuto dagli stessi sacerdoti.
La traduzione corretta e da me menzionata sopra e scaricabile nel link qui sotto del termine “porneia” è perciò fornicazione, prostituzione o meglio ancora ogni rapporto sessuale al di fuori del matrimonio”:
Alla pagina Parole bibliche
visionare e scaricare il testo al 4° punto:
Gli atti sessuali illeciti – Πορνεία (pornèia) – זְנוּת (zenùt)

Ora, non mi piace che vengano estrapolate frasi di veggenti e di mistici, che non tengano presente l'intera Parola di Dio sull'argomento indissolubilità del vincolo matrimoniale, quando però Gesù affidò alla Chiesa il potere di legare e di sciogliere rapporti matrimoniali, tenendo conto della Parola di Dio, in quanto esiste il punto che rafforza questo potere per esempio al capitolo 19 di Matteo, di cui sopra.
Dei veggenti occorre riportare il loro scritto ed eventualmente se difetta, completarlo con la Parola di Dio, per fare un servizio alla Verità. Se invece divulghiamo parti di scritti di veggenti, che non spiegano interamente la Parola di Dio e riportiamo solo un passaggio, rischiamo di far fuggire i credenti dalla Chiesa cattolica o li mettiamo in una situazione di costrizione, di peso abnorme, quando lo stesso Gesù in quanto vero uomo e vero Dio, conosceva il futuro degli uomini e l'eternità, perciò le sue parole hanno un valore assoluto, e conoscendo Lui la realtà umana, le sue parole, che sono misericordiose e giuste, prevedono di risolvere anche casi d'ingiustizia. Perciò di tutti e quattro Vangeli, come anche dell'Antico Testamento vanno riportati i contenuti in merito a una certa questione o argomento, per far un servizio alla Verità, altrimenti rischiamo di fermarci a ciò che a noi piace del Vangelo e trascuriamo tutte le altre parti, che sono importanti per il vivere dei credenti, che portano in sé misericordia, ma anche giustizia.
Non vogliamo fare come certi teologi o biblisti, che per modernità, o per mancanza di giustizia o di senso morale, offrono certe traduzioni infondate, che non rendono giustizia alla Verità contenuta nella Parola di Dio.