Tarquinio il Superfluo
30 Aprile 2024 - 10:00
Nel giornalismo è arduo dire qualcosa che sia altrettanto buono del non dire niente
Luigi Mascheroni30 Aprile 2024 - 10:00
MARCO TARQUINIO, EX DIRETTORE DEL GIORNALE DELLA CEI, IN COSTUME AL “CALENDIMAGGIO”
(UNA RIEVOCAZIONE MEDIEVALE) NELLA SUA ASSISI - TARQUINO, PRESIDENTE DELLA MANIFESTAZIONE, TRAVESTITO DA DANTE, CUFFIA BIANCA E CAPPELLO COLOR VINACCIA, SEMBRA IMPEGNATO AD ARRINGARE LA FOLLA…
Nel giornalismo è arduo dire qualcosa che sia altrettanto buono del non dire niente. È il motivo per cui molti direttori preferiscono passare in politica. Lì se esci con un'idiozia se ne accorgono di meno.
E così Marco Tarquinio - giornalista senza più Avvenire ma con un passato così ultraconservatore su aborto, matrimonio arcobaleno e fine vita da candidarsi alla prossime Europee con il Pd - ieri ha detto che quello che sta commettendo Israele in Palestina non è un genocidio (e meno male). «Ma un'operazione di pulizia etnica».
Biblicamente, il tuo parlare sia «Sì, sì», «No, no». Il di più viene dal maligno!
.
Uomo passionale che crede in quello che dice, anche se quello che dice cambia con le passioni, umbro di Assisi, moglie cilena, due figlie e in curriculum più premi giornalistici che editoriali degni di memoria, Marco Tarquinio detto il Superfluo dai suoi vicedirettori ha anche coniato un nuovo reato da imputare a Israele: il «Domicidio», ossia la «distruzione sistematica delle case».
Il bello è che con uscite del genere uno come lui - da giovane carrista oggi pacifista - rischia di prenderne una a Bruxelles, di casa.
Nemmeno nel Vangelo, ricordava già Giulio Andreotti, la beata ingenuità è considerata una virtù.
Fonte: il Giornale
Nel giornalismo è arduo dire qualcosa che sia altrettanto buono del non dire niente
Luigi Mascheroni30 Aprile 2024 - 10:00
MARCO TARQUINIO, EX DIRETTORE DEL GIORNALE DELLA CEI, IN COSTUME AL “CALENDIMAGGIO”
(UNA RIEVOCAZIONE MEDIEVALE) NELLA SUA ASSISI - TARQUINO, PRESIDENTE DELLA MANIFESTAZIONE, TRAVESTITO DA DANTE, CUFFIA BIANCA E CAPPELLO COLOR VINACCIA, SEMBRA IMPEGNATO AD ARRINGARE LA FOLLA…
Nel giornalismo è arduo dire qualcosa che sia altrettanto buono del non dire niente. È il motivo per cui molti direttori preferiscono passare in politica. Lì se esci con un'idiozia se ne accorgono di meno.
E così Marco Tarquinio - giornalista senza più Avvenire ma con un passato così ultraconservatore su aborto, matrimonio arcobaleno e fine vita da candidarsi alla prossime Europee con il Pd - ieri ha detto che quello che sta commettendo Israele in Palestina non è un genocidio (e meno male). «Ma un'operazione di pulizia etnica».
Biblicamente, il tuo parlare sia «Sì, sì», «No, no». Il di più viene dal maligno!
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Uomo passionale che crede in quello che dice, anche se quello che dice cambia con le passioni, umbro di Assisi, moglie cilena, due figlie e in curriculum più premi giornalistici che editoriali degni di memoria, Marco Tarquinio detto il Superfluo dai suoi vicedirettori ha anche coniato un nuovo reato da imputare a Israele: il «Domicidio», ossia la «distruzione sistematica delle case».
Il bello è che con uscite del genere uno come lui - da giovane carrista oggi pacifista - rischia di prenderne una a Bruxelles, di casa.
Nemmeno nel Vangelo, ricordava già Giulio Andreotti, la beata ingenuità è considerata una virtù.
Fonte: il Giornale