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Massimo M.I.
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Un triplice invito MARIA MADRE E MAESTRA 24. Mamma Carmela 14 Luglio 1978. Figli, che cosa vi ha spinti a venire qui? Forse un miraggio umano? No, siete venuti per amor mio, per amore di Dio! Di questo …Altro
Un triplice invito

MARIA MADRE E MAESTRA 24. Mamma Carmela 14 Luglio 1978.

Figli, che cosa vi ha spinti a venire qui? Forse un miraggio umano? No, siete venuti per amor mio, per amore di Dio! Di questo io vi ringrazio e vi dico: crescete sempre più nell'amore! La vostra santità deve essere misurata dall'amore. Non abbiate altra ambizione che di mostrare a Dio che l'amate, e che tutta la vostra vita volete spenderla per Lui, perché abbia da voi quell'onore e quella gloria che gli compete, ma anche perché tutti possano amarlo e onorarlo come si conviene.
Dio si presenta a voi con un abito umano, e voi lo chiamate Gesù. Egli è lo sposo delle anime che vivono in grazia. Gesù è la vostra pace, la vostra pasqua, la vostra vita. Egli è il principe della pace. Tutto in Lui è ordine e armonia, e chi si affida a Lui e lo ama, gusta quanto è soave il Signore e quanto è bello vivere nella sua casa, all'ombra delle sue ali.
Amate Gesù, figli, se volete che la sua pace riempia il vostro spirito e se volete custodire in voi i doni di Dio. Perde la pace chi si agita, lasciandosi prendere dalle mille inquietudini che assillano i mondani, ma perdono la pace anche coloro che non sanno con pazienza attendere l'ora di Dio e vorrebbero bruciare le tappe e vedere realizzate immediatamente le loro richieste. Chi perde la pace viene come coinvolto nel disordine, come la massaia che, avendo perso un oggetto, butta tutto a soqquadro per la smania di ritrovarlo presto.
La pace deve risiedere nell'anima che vuole esercitare l'apostolato. Quel silenzio interiore, che è serenità e pace, è più eloquente della parola, quando è Dio che lo porta e lo conserva. Non ha detto Gesù che porta l'anima a Lui cara nel silenzio del deserto e poi parla al suo cuore? E che cosa farà l'anima, che intende gli accenti arcani del suo Dio, se non ardere del desiderio di portare al prossimo questo dono? Tutto nella pace, tutto con l'amore, tutto nel silenzio e con bontà.
Mi potrete dire che trovate contraddizione, poiché vi parlo di ardore e di silenzio, ma vi ripeto: l'ardore non toglie la pace e il silenzio è intimo, poiché chi ama, non può che rimanere in ascolto di Colui che risiede nel suo cuore e che agisce da Re.
Figli, Gesù è la vostra pasqua. Egli invita ad una risurrezione e ad un'ascesa continua. Non può rimanere inerte chi è guidato dalla forza misteriosa di Dio! Egli, che abbatte e rialza, non può non incitarvi a salire il monte santo della perfezione e non essere per voi via, mentre soltanto per mezzo suo si può entrare nel regno. Ogni giorno è pasqua per chi ha fede. Ogni giorno con Gesù si lascia nella tomba il sudario della propria natura umana, piena di debolezze, di meschinità, di difetti, per acquistare una spiritualità più autentica che permetta l'ascesa.
Gesù è la vostra vita, e non potete pensare di trascorrere in pace e in risurrezione quei giorni che Dio vi dona, senza fare comunione perfetta con Lui. "Chi mangia questo pane vivrà in eterno"; "Chi crede in me, anche se muore vivrà": così disse Gesù. Se la vita dell'uomo deve prolungarsi nell'eternità, occorre fin da questa terra inserirsi nella sua vita, vivendo in grazia.
Nulla disturba l'anima, l'intelligenza, la salute, più del peccato. Il nemico più acerrimo della pace è il peccato. Da esso proviene inquietudine e nervosismo. Dal peccato viene quella mancanza di forza che rende impossibile il superare le diverse difficoltà di ogni giorno. Siete fatti per il cielo, figli, e l'anima si dibatte come se le mancasse l'aria, quando le viene a mancare quel soffio vitale che è la grazia, che la congiunge col suo Dio.
Con questo triplice invito ad accogliere il mio Figlio, vostra pace, vostra pasqua, vostra vita, ricevete pure il mio consiglio di voler fuggire il peccato sotto qualunque forma, per la vostra felicità. Figli, vi benedico tutti ad uno ad uno. Vi auguro una buona notte e un buon riposo ristoratore. Sarò accanto al vostro letto e vi suggerirò buoni pensieri. Arrivederci!

Cenacolo della Divina Misericordia
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