PER I ‘DONMINUTELLIANI’ AD OLTRANZA: ATTENTI ALLE ERESIE DEL ‘DON’… LASCIATELO PERDERE SUBITO CHE …

Va bene la cortesia, ma i gravi errori dottrinali vanno denunciati di Giorgio Nicolini* Carissimo Aldo Maria Valli, leggo spesso i suoi documentati e apprezzatissimi articoli, che talvolta io stesso …More
Va bene la cortesia, ma i gravi errori dottrinali vanno denunciati
di Giorgio Nicolini*
Carissimo Aldo Maria Valli,
leggo spesso i suoi documentati e apprezzatissimi articoli, che talvolta io stesso mi sono premurato di diffondere ai miei utenti per ampliarne il bene che possono fare a tante anime. Sono rimasto tuttavia sorpreso dalla lettera che ha scritto a don Minutella [qui] e da quella che don Minutella ha inviato a lei [qui]: dando spazio alle tesi inviategli dal don Minutella certamente non si è avveduto della confusione e del danno spirituale che quelle tesi possono produrre nei lettori.
Naturalmente è cosa positiva essere aperti e confrontarsi con chiunque cerchi la verità, e quindi anche con il don Minutella. Lei stesso, nel suo articolo, ha messo in evidenza le diverse opinioni che ha con il Minutella riguardo al papa. Non ho letto però nulla nel suo articolo che richiami ai lettori e li illumini sui gravi errori dottrinali del Minutella, che hanno gettato nello sconcerto e …More
Maria di Magdala shares this
1303
ILDEGARDA .
Si potrebbe iniziare con la non accettazione della rugiada, del cambiamento del padre nostro....gli amati dal signore....le tre dosi di amuchina ancora oggi pre consacrazione....
Andate alla messa della tradizione!
Se anche è valida è comunque uno scempio
Oscar Magnani
Don Alessandro non ha mai sostenuto che la S. Messa "una cum" Bergoglio sia invalida, bensí che commette peccato colui che assiste se consapevole che Bergoglio non é il papa, riportando esattamente ció che scrisse S. Tommaso D'Aquino.
Mi raccomando, continuate pure a far finta di non capire.
DEFENSOR FIDEI
Mi sono informato meglio, è vero: attualmente don Minutella non sostiene più l’invalidità delle Messe ‘una cum’, anche se l’ha sostenuta inizialmente. Io mi sono fidato dell’articolista, che però evidentemente non è aggiornato sulla vicenda ed è rimasto a qualche tempo fa.
Però il don Minutella continua ad allontanare le anime dalla Chiesa e dalla Messa sostenendo che chi vi partecipa …
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Mi sono informato meglio, è vero: attualmente don Minutella non sostiene più l’invalidità delle Messe ‘una cum’, anche se l’ha sostenuta inizialmente. Io mi sono fidato dell’articolista, che però evidentemente non è aggiornato sulla vicenda ed è rimasto a qualche tempo fa.
Però il don Minutella continua ad allontanare le anime dalla Chiesa e dalla Messa sostenendo che chi vi partecipa consapevolmente commette peccato mortale.
Questo è un errore grossolano, che deriva dalla sua idea fissa di un Bergoglio non-Papa.
Ma non può elevare la sua fissazione personale a verità di Fede, e non può intimare ai poveri fedeli di allontanarsi dagli altari (chiamiamoli così, in realtà sono mense bugniniane).
Ragion per cui questa resta una sua colpa grave.
Oscar Magnani
E daje...:
- Che Bergoglio sia un antipapa non é una fissazione personale di Don Alessandro, ma del Codice di Diritto Canonico;
- che chi partecipa alla falsa S. Messa consapevolmente commette peccato mortale non é una fissa di Don Alessandro, ma di S, Tommaso D'Aquino;
- Don Alessandro allontana i fedeli dalla falsa S. Messa invitandoli ad assistere alla vera S. Messa.
Ragion per cui non ha …More
E daje...:

- Che Bergoglio sia un antipapa non é una fissazione personale di Don Alessandro, ma del Codice di Diritto Canonico;
- che chi partecipa alla falsa S. Messa consapevolmente commette peccato mortale non é una fissa di Don Alessandro, ma di S, Tommaso D'Aquino;
- Don Alessandro allontana i fedeli dalla falsa S. Messa invitandoli ad assistere alla vera S. Messa.

Ragion per cui non ha nessuna colpa, ma grandi meriti.
DEFENSOR FIDEI
Che Bergoglio sia un antipapa, se permette, è SOLO UNA FISIMA DI DONMINUTELLA.
Illustri canonisti, come a puro titolo di esempio, il Cardinale Burke, già Prefetto della Segnatura Apostolica (ossia del massimo Tribunale della Chiesa) non lo pensano affatto.
Abbia pazienza, ma tra un don Minutella qualsiasi e Sua Eminenza Burke non ho il minimo dubbio su chi seguire.
Le ricordo poi che anche in caso …More
Che Bergoglio sia un antipapa, se permette, è SOLO UNA FISIMA DI DONMINUTELLA.
Illustri canonisti, come a puro titolo di esempio, il Cardinale Burke, già Prefetto della Segnatura Apostolica (ossia del massimo Tribunale della Chiesa) non lo pensano affatto.
Abbia pazienza, ma tra un don Minutella qualsiasi e Sua Eminenza Burke non ho il minimo dubbio su chi seguire.
Le ricordo poi che anche in caso di dubbio (e anch’io qualche dubbio ce l’ho) vale anche qui il principio giuridico “Lex dubia non obligat”, che può essere esteso in qualche modo anche al caso di un Papa dubbio.
Don Minutella non ha in nessun caso l’autorità di dire chi è Papa e chi no, e tanto meno di dichiarare peccaminosa la partecipazione a Messe “una cum Papa Nostro Francisco”.
Un po’ di umiltà non gli farebbe male.
E un minimo di buon senso farebbe bene anche a tutti quelli che lo seguono come se fosse un oracolo divino.
Oscar Magnani
Canone 332-2
DEFENSOR FIDEI
Canone 332
§2. Nel caso che il Romano Pontefice rinunci al suo ufficio, si richiede per la validità che la rinuncia sia fatta liberamente e che venga debitamente manifestata, non si richiede invece che qualcuno la accetti.
Beh, e allora? Mi pare che c’entri come i cavoli a merenda sul fatto del supposto ‘non-Papato’ di Francesco.
Comunque se Lei ritiene che canonisti di fama come il Cardinale …More
Canone 332
§2. Nel caso che il Romano Pontefice rinunci al suo ufficio, si richiede per la validità che la rinuncia sia fatta liberamente e che venga debitamente manifestata, non si richiede invece che qualcuno la accetti.

Beh, e allora? Mi pare che c’entri come i cavoli a merenda sul fatto del supposto ‘non-Papato’ di Francesco.
Comunque se Lei ritiene che canonisti di fama come il Cardinale Burke non conoscano il CJC, è completamente fuori strada.
Oscar Magnani
La "Declaratio" é scritta in latino e in latino deve leggere il CDR, poi confronti. Forza che non ci vuole molto!
DEFENSOR FIDEI
Ecco qua il testo latino originale (fonte: CIC multilingue).
Can. 332
§ 2. Si contíngat ut Románus Pontífex múneri suo renúntiet, ad validitátem requíritur ut renuntiátio líbere fiat et rite manifestétur, non vero ut a quópiam acceptétur.
Beh, e allora? La traduzione in italiano in questo caso è perfettamente fedele al testo latino. Personalmente, ho frequentato a suo tempo il liceo classico …More
Ecco qua il testo latino originale (fonte: CIC multilingue).

Can. 332
§ 2. Si contíngat ut Románus Pontífex múneri suo renúntiet, ad validitátem requíritur ut renuntiátio líbere fiat et rite manifestétur, non vero ut a quópiam acceptétur.

Beh, e allora? La traduzione in italiano in questo caso è perfettamente fedele al testo latino. Personalmente, ho frequentato a suo tempo il liceo classico e un po’ di latino lo ricordo…
Penso che anche il Cardinale Burke e altri illustri canonisti lo conoscano bene… :-)
Oscar Magnani
"múneri suo renúntiet"
Adesso vada a controllare nella Declaratio, in versione latina, a cosa rinuncia SS Benedetto XVI a metá del documento.
DEFENSOR FIDEI
No, senta, per favore: io non ho tempo da perdere a giocare a rimpiattino con il fu Ratzinger, come ne ha, evidentemente, Andrea Cionci.
Me lo dica Lei, e poi vedremo. Grazie.
Oscar Magnani
"...declaro me ministerio Episcopi Romae, Successoris Sancti Petri, mihi per manus Cardinalium die 19 aprilis MMV commisso renuntiare..."
DEFENSOR FIDEI
Bene, ha rinunciato al ministero. E allora?
Si legga quanto afferma il Dottor Sciacca, esperto canonista Segretario della Segnatura Apostolica: il Papa non è un semplice Vescovo nel quale si può distinguere il ministerium dal munus.
Ragion per cui Cionci si arrampica inutilmente sugli specchi:
Questa stessa distinzione può essere applicata al Vescovo di Roma?
«No, a mio avviso, tutto ciò non …More
Bene, ha rinunciato al ministero. E allora?

Si legga quanto afferma il Dottor Sciacca, esperto canonista Segretario della Segnatura Apostolica: il Papa non è un semplice Vescovo nel quale si può distinguere il ministerium dal munus.
Ragion per cui Cionci si arrampica inutilmente sugli specchi:

Questa stessa distinzione può essere applicata al Vescovo di Roma?

«No, a mio avviso, tutto ciò non può essere riferito all’ufficio del Pontefice».

E perché non si applica, secondo lei?

«Anzitutto perché la successione petrina, in ragione del potere singolarmente concesso a Pietro da Cristo, è assolutamente e irrinunciabilmente singolare, per divina costituzione della Chiesa. Recita il canone 331: “Il Vescovo della Chiesa di Roma, in cui permane l’ufficio concesso dal Signore singolarmente a Pietro, primo degli Apostoli, e che deve essere trasmesso ai suoi successori...”. Il Pontefice è dunque “successore di Pietro” e non solo, in modo organico, assieme ai vescovi, “successore degli apostoli”. Ciò comporta l’unicità della successione petrina, che non ammette al suo interno alcuna ulteriore distinzione o duplicazione di uffici, seppure non più liberi nell’esercizio. O una denominazione di natura meramente “onorifica” o nominalistica, anche se vien fatto, legittimamente, di dover ricordare come, nell’ordinamento canonico, numquam fit qaestio de meris nominibus, mai si fa questione di meri nomi, corrispondendo infatti sempre il nome a qualcosa (nomen est omen)».

Che cosa pensa allora della tesi secondo la quale Benedetto XVI avrebbe rinunciato al ministerium petrino ma non al munus?

«L’impossibilità di applicare al Papa la distinzione prevista nel caso del vescovo emerito risulta evidente dalla diversa modalità di trasmissione della successione apostolica per i vescovi, e della successione petrina per il Pontefice. Si legge infatti nel canone 332: “Il Sommo Pontefice ottiene la potestà piena e suprema sulla Chiesa con l’elezione legittima, da lui accettata, insieme con la consacrazione episcopale. Di conseguenza l’eletto al sommo pontificato che sia già insignito del carattere episcopale ottiene tale potestà dal momento dell’accettazione. Che se l’eletto fosse privo del carattere episcopale, sia immediatamente ordinato vescovo”. Ciò significa che la modalità della trasmissione della successione petrina è esclusivamente giuridica e conferisce la pienezza della suprema giurisdizione. La norma è di diritto divino, e dunque non soggiace a nessun’altra ermeneutica. All’interno della pienezza della giurisdizione (potestas) non si dà più alcuna ulteriore sottodistinzione tra munus e exercitium muneris, tra il munus e il suo esercizio. Il Vescovo di Roma è individuato nel suo ufficio in ragione della sola elezione in conclave e il suo ufficio non è un “ottavo sacramento” - nel senso di un episcopato speciale, come accennato a suo tempo da Karl Rahner, che comunque lasciò immediatamente cadere siffatta originalissima idea - né è in alcun modo trasmesso per via sacramentale.

L’ufficio del romano Pontefice si incardina sul munus episcopale precedentemente e indipendentemente conferito. Nel caso l’eletto non fosse ancora vescovo, è richiesta immediatamente la sua consacrazione».

Dunque la doppia modalità di trasmissione per i vescovi del munus episcopale da un lato, della potestas dall’altro, non si applica al Papa?

«Il munus petrino è solo ed esclusivamente un primato di giurisdizione. Non si può rinunciare al solo esercizio di questo primato, conservando “qualcosa” di residuale, quasi che la potestà pontificia conferisca all’eletto in conclave un qualche carattere sacramentale speciale e permanente anche dopo la rinuncia».

E ora basta, per chi vuol capire ciò è più che sufficiente. I dottor Azzeccagarbugli poi possono continuare a sciorinare le loro idee bislacche. STOP.
Oscar Magnani
Se il Munus é inscindibile dal Ministerium, allora la Declaratio NON é una Abdicazione, semplice (per chi ha orecchie per intendere...)!
Anch'io gioco la carta "STOP", visto che non c'é peggior cieco di chi non vuole vedere.
Comunque ben tornato "don Andrea".
Giosuè
Lo andai affermando da principio su questo blog e con le persone contattate di persona questo tema quanto afferma l'articolo, che ringrazio x ulteriori precisazioni.
Diodoro
E' verissimo che una formula (in questo caso "In unione con..." "Una cum..." non ha né può avere il potere di cacciare il Signore dall'Ostia Consacrata. Quindi don Minutella su questo punto è del tutto fuori strada, e purtroppo porta le persone fuori strada.
Mi meravigliai moltissimo della sua improvvisa "predicazione" su questo punto: egli cambiò versione da un giorno all'altro.
Il suo merito …More
E' verissimo che una formula (in questo caso "In unione con..." "Una cum..." non ha né può avere il potere di cacciare il Signore dall'Ostia Consacrata. Quindi don Minutella su questo punto è del tutto fuori strada, e purtroppo porta le persone fuori strada.
Mi meravigliai moltissimo della sua improvvisa "predicazione" su questo punto: egli cambiò versione da un giorno all'altro.
Il suo merito resta quello di aver gridato, e di gridare anche oggi, che il Soglio di Pietro è stato occupato da un abusivo che lavora per radere al suolo la Chiesa.
Qualche Vescovo, Cardinale, Sacerdote ha detto questo apertamente ? Del tutto apertamente, probabilmente no. Comunque il grido di don Minutella contro la consegna della Basilica di San Pietro a Terramadre (indigenista, panteista, pansessista) resta unico. Siamo debitori a lui di questo
N.S.dellaGuardia
Lei ricorda un po don Andrea Mancinella 😉
Oscar Magnani
Quoto.
Gesú, Giuseppe e Maria salvateci dai Mancinellas!